Come si rapina una banca (2010)

COME SI RAPINA UNA BANCA di Samy Fayad
Regia di Marco Cucciniello



Assistendo alla messa in scena del più noto testo di Fayad si ride molto: solo che la risata ha qualcosa di particolare, di amaro, di unico e nuovo che scaturisce, senza alcun dubbio, dalla particolare psicologia e sfrenato individualismo dei personaggi, dalla semplicità e freschezza del dialogo, ma ancor più dal modo in cui Fayad, e lui solo, usa la battuta e tutto il linguaggio teatrale. I suoi personaggi, disegnati con mano leggera, si esprimono in una lingua che mantiene la musicalità del napoletano, ma non sfociando mai nel dialetto più puro. I protagonisti parlano sempre di altro, anzi, ciascuno parla per suo conto, secerne il suo veleno e cerca di raddrizzare il suo dramma, che rimane personale persino all’interno della sua famiglia. Ne scaturisce un'affettuosa satira nei confronti di questa gente, così dominata da una antica saggezza quanto da una sprovveduta faciloneria, da una maliziosa furbizia che sconfina col più disarmante candore.


sabato 4 dicembre 2010 Testro Moderno di TEGOLETO (AR)
venerdì 18 febbraio 2011 Teatro Rosini di LUCIGNANO (AR)


Premi ottenuti alla XIII° edizione di Storie di Paese (Teatro Moderno di Tegoleto):
- miglior Spettacolo
- miglior Regia (a Marco Cucciniello)
- miglior attrice non protagonista (a Maria Lucia Iannielli)
- miglior apparizione (a Claudia Pigliapochi)


interpreti:
Vittorio Borriello (Agostino) Nadia Castaldi (Regina) Antonio Cirillo (Tonino) Marco Cucciniello (Direttore) Aurelia Fabbrocino (Materazzi) Maria Lucia Iannielli (vedova Altavilla) Claudia Pigliapochi (Giuliana) Giovanni Zito (Gaspare)